Titolo: A living hell – Extreme collectionAnno: 2000
Casa distribuzione: Japan Shock
Genere: Horror
Paese: Jap
Specifiche tecniche: Olanda R0 NTSC
Dischi: 1
Regista: Fujii Shugo
Durata: 103’22’’
Audio: 2CH stereo Jap. Il fastidioso rumore di fondo disturba molto la visione. L’apporto dei canali posteriori è pressoché nullo, ma anche gli anteriori non incidono in maniera significativa.
Sottotitoli: Eng (talvolta scompaiono talmente in fretta che non si riescono a leggere, mentre altre volte non compaiono affatto…), Ted, Olan
Video: 1.85:1 letterbox. Definizione, contrasto e luminosità risultano insufficienti, penalizzati anche dai segni di una compressione davvero pesante (il tutto molto probabilmente dovuto ai mezzi utilizzati per girare). A questo si aggiunge la presenza saltuaria di graffi e spuntinature.
Extra: trailer originale, Outtakes, Slideshow, Storyboards
Purtroppo la Japan Shock ci propone un’edizione che ha come unico pregio quella di essere “fully uncut”. Sul versante tecnico infatti la qualità è di poco superiore a quella di una VHS (specie per il video) e gli extra sono molto superficiali. di Alex Gamma
Casa distribuzione: Japan Shock
Genere: Horror
Paese: Jap
Specifiche tecniche: Olanda R0 NTSC
Dischi: 1
Regista: Fujii Shugo
Durata: 103’22’’
Audio: 2CH stereo Jap. Il fastidioso rumore di fondo disturba molto la visione. L’apporto dei canali posteriori è pressoché nullo, ma anche gli anteriori non incidono in maniera significativa.
Sottotitoli: Eng (talvolta scompaiono talmente in fretta che non si riescono a leggere, mentre altre volte non compaiono affatto…), Ted, Olan
Video: 1.85:1 letterbox. Definizione, contrasto e luminosità risultano insufficienti, penalizzati anche dai segni di una compressione davvero pesante (il tutto molto probabilmente dovuto ai mezzi utilizzati per girare). A questo si aggiunge la presenza saltuaria di graffi e spuntinature.
Extra: trailer originale, Outtakes, Slideshow, Storyboards
Purtroppo la Japan Shock ci propone un’edizione che ha come unico pregio quella di essere “fully uncut”. Sul versante tecnico infatti la qualità è di poco superiore a quella di una VHS (specie per il video) e gli extra sono molto superficiali. di Alex Gamma
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